“Ha pianto tanto e ora si rende conto di quello che ha fatto”. Così Francesco Maria Vanni Gusmano, difensore di Manuele Andreini, al termine dell'udienza di convalida dell'arresto del 48enne che lo scorso venerdì ha ucciso la madre di 85 anni soffocandola con un cuscino. Il matricidio, che si è consumato in una villetta di Calbenzano (Ar) comune di Subbiano, è avvenuto intorno alla mezzanotte, poi è stato lo stesso 48enne a chiamare i carabinieri e confessare il reato. “Venite ho ucciso mia mamma”, avrebbe detto dall'altro capo del telefono. L'uomo è stato arrestato e adesso si trova presso il carcere fiorentino di Sollicciano, dove si è svolta questa mattina l'udienza di convalida dell'arresto. “Manuele è stato molto collaborativo, ha fornito la sua ricostruzione dei fatti – afferma l'avvocato difensore – quando ha commesso il delitto non si rendeva conto di quello che stava facendo. Solo dopo ha realizzato. E' una persona con evidenti fragilità psicologiche”. Il 48enne era seguito dal servizio di igiene mentale della Asl Toscana Sud Est. Tante risposte potrebbero arrivare da una perizia psichiatrica che la procura potrebbe richiedere. Andreini è accusato di omicidio aggravato dal rapporto di parentela. Rischia l'ergastolo. L'avvocato ha chiesto questa mattina una misura alternativa al carcere, il Gip si è riservato.